Si è conclusa il 25 marzo Reimagine Tomorrow, la settimana di eventi che Disneyland Paris ha indetto per celebrare i diritti delle donne. Nell’ambito di questa celebrazione ci sono state conferenze e atelier organizzati per le e i dipendenti, volti a ispirare, motivare e promuovere l’uguaglianza uomo-donna. L’ultimo atto è stato un concerto privato che ha avuto luogo a Videopolis; otto elementi dell’Orchestra Sinfonica Divertimento, diretti dalla direttrice Zahia Ziouani, hanno trasportato gli spettatori in un viaggio musicale che ha toccato la Russia e le Americhe, passando per l’Europa e sorvolando i Caraibi. I musicisti hanno proposto pezzi di Debussy, di Bernstein, brani tratti dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky, dalla colonna sonora del film Disney I Pirati dei Caraibi e dal musical West Side Story.
Ma perché Disneyland Paris ha scelto proprio l’orchestra Divertimento per chiudere questa rassegna di eventi? La chiacchierata-intervista che Natacha Rafalski ha avuto con Zahia Ziouani a conclusione del concerto ha sollevato ogni dubbio: la storia di Zahia, una donna di origini arabe che cerca di entrare nel ristretto cerchio della direzione di orchestra, incarna perfettamente quello che si intende quando si parla di parità di genere.
La sua storia è talmente avvincente che ne è stato fatto un film: “Divertimento”, uscito nel 2022 e distribuito in Francia e in Canada.
Di origini algerine, Zahia è cresciuta a Pantin, nella banlieue parigina di Seine St Denis; insieme alla sorella gemella Fettouma, Zahia ha conosciuto la musica da giovanissima e ha presto capito che da grande avrebbe voluto essere direttrice di orchestra. Purtroppo, si tratta di un mestiere che ancora oggi è tragicamente e inspiegabilmente maschile: secondo le cifre della Società degli Autori e Compositori Drammatici in Francia solo il 4% dei direttori d’orchestra sono donne, e nel mondo la percentuale si attesta intorno al 7.9%.
Secondo Zahia, le donne maestro dirigono solo orchestre che formano loro stesse perché è un mestiere che è a loro ancora precluso. Anche a lei successe la stessa cosa: dopo essersi caparbiamente fatta strada nel mondo della direzione, nel 1998 Zahia ha fondato l’Orchestra indipendente Divertimento che oggi è composta da 70 elementi, e ha scelto come residenza artistica proprio la banlieue parigina dov’è crescita. Dal 2006 al 2013 ha diretto Orchestra Nazionale d’Algeria; nel 2017 gli è stato conferito l’Ordine Nazionale al Merito e nel 2018 è stata insignita Commandeur des Arts et des Lettres. Nel 2020 è stata nominata tra le 40 Femmes Forbes, una lista di 40 donne francesi che sono d’ispirazione per il loro percorso, per l’impegno in cause importanti, per l’umanità dimostrata o per aver brillato in ambienti internazionali.
La missione di Divertimento è di proporre un’introduzione musicale a quei cittadini che non avrebbero occasione di averne. E’ con questo spirito che oggi Divertimento porta la musica nelle scuole, negli ospedali, nelle case di cura e nelle carceri. I progetti di educazione musicale che l’orchestra porta avanti possono estendersi anche per diversi anni nello stesso territorio, perché per educare ci vuole tempo. Divertimento non è solo un’orchestra: è un programma di inserimento professionale, una scuola di musica e di direzione di orchestra. I progetti pedagogici dell’orchestra sono affiancati dai numerosi concerti che l’orchestra regala ad un pubblico sempre più vasto in Francia e all’estero. Nello spiegare le diverse attività dell’Orchestra, Zahia ha detto una frase molto bella: “Non bisogna avere dei pregiudizi sulla capacità delle persone di apprezzare un certo tipo di musica”. E Divertimento non si focalizza solo sulla musica sinfonica: si apre ad altri generi come il flamenco e la musica araba, e anche ad altre discipline. I brani proposti durante il concerto a Videopolis, ad esempio, sono stati ispirati dalla danza. “Non per niente”, spiega Zahia, “la break dance farà quest’anno la sua prima apparizione tra le discipline dei giochi Olimpici”.
Divertimento esiste da 25 anni e sono stati 25 anni di lavoro, di riflessione e anche di sbagli. Per Zahia è importante trovare un senso nel lavoro che fa: figlia di melomani, ha avuto la fortuna di conoscere la musica fin da piccola e oggi sente come missione quella di dare la stessa possibilità a chi non condivide la sua sorte; è per questo che vuole creare un’accademia che formi i giovani provenienti da zone rurali. La musica insegna a seguire le regole, a vestirsi bene, ad esprimersi, ad ascoltare gli altri ed a parlare bene. Con la musica si considera se stessi come individui all’interno di un unicum che è l’orchestra: non è questa una bellissima metafora dell’essere cittadini? La musica è un potente mezzo di sviluppo degli uomini e delle donne di domani, e iniziative come queste vanno solo applaudite e incoraggiate.
“Una direttrice di orchestra guidata dai suoi sogni e dalla sua grinta”, conclude Natacha Rafalski, “proprio come una eroina Disney”.